21 Marzo: è possibile

Nel 2017 con una legge lo stato Italiano ha riconosciuto il 21 Marzo come data in cui si celebra la “giornata Nazionale della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”. Per noi ragazzi che viviamo in Toscana, la mafia è solo una, è nata e opera in Sicilia. In realtà le mafie riconosciute ormai da tempo sono almeno 4 e non sono tutte localizzate in Sicilia (come siamo abituati a vedere al cinema) e ognuna di loro ha prodotto negli anni molte vittime. Dal punto di vista delle vittime, naturalmente, non fa differenza quale sia la mafia che ne ha causato la morte, ma è giusto non generalizzare e dare a ogni vittima la sua importanza. Infatti, dal mio punto di vista, la giornata del 21 marzo non serve solamente a rendere omaggio a quelle persone che per motivi vari sono state uccise dalle mafie, ma e soprattutto per far sì che vengano ricordate o in molti casi conosciute. Purtroppo, anche nella morte, spesso ci sono disparità: ci sono vittime note come i giudici Falcone e Borsellino che tutti, anche i bambini, ormai conoscono e ricordano, ma ce ne sono moltissime delle quali nessuno ha mai saputo e che quindi nessuno ricorderà. L’atra cosa che rende questa giornata importantissima è il messaggio che porta a tutti quelli che partecipano, il messaggio dello slogan di quest’anno è: “è possibile”. È un messaggio di speranza per chi vive in territori dove la mafia opera e condiziona le vite; dire che è possibile sconfiggere la mafia rassicura e consola e ci rende tutti un po’ parte del problema. Conoscere le mafie aiuta a unirci per combatterle e già da oggi questo sarà possibile.