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Viaggio Erasmus+ in Portogallo

Nella settimana dal 28 marzo al 2 aprile, io e altri 5 ragazzi, accompagnati dalla professoressa Barbara Licheri, abbiamo trascorso la settimana ad Amarante, una piccola cittadina portoghese. Il viaggio è parte del progetto Erasmus+ 2023, che consente agli studenti del triennio di trascorrere una o due settimane in alcuni Paesi europei, per conoscere e scoprire come funzionano le scuole fuori dall’Italia. Dopo aver passato la selezione, si deve anche sperare di andare nella destinazione selezionata, perché, se troppe persone scelgono la stessa meta, alcune verranno dirottate verso le loro seconde o terze scelte. Il tragitto è stato lungo: 1 ora di auto fino all’aeroporto di Firenze, poi un aereo fino a Lisbona e uno fino a Porto, infine 40 minuti di taxi fino al nostro ostello. Al nostro arrivo, il nostro autista Zé ha accolto la professoressa chiedendole in italiano di sposarlo, ma lei, con gran dispiacere, ha dovuto rifiutare. Amarante è una città di piccole dimensioni, attraversata da un fiume e con un paesaggio collinare. Il nostro ostello si affacciava sul corso d’acqua, dando un’ottima visuale sulla Chiesa del paese, la principale attrazione turistica. Nonostante le dimensioni ridotte, Amarante è molto accogliente e in una settimana abbiamo imparato ad orientarci facilmente. La “Escola Secundaria de Amarante” si trova a 20 minuti a piedi dal nostro ostello, ovviamente la strada è in salita. È una scuola enorme, divisa in molteplici edifici e che accoglie studenti dalla 2° media alla 4° superiore, per loro ultimo anno scolastico. È un istituto professionale e tecnico, con molti indirizzi diversi, alcuni simili ai nostri dell’ITI. L’edificio e le attrezzature sono molto moderni, poiché la scuola è stata ristrutturata negli scorsi anni. L’unica pecca era il cibo della mensa scolastica: abbiamo mangiato sicuramente di meglio. Grazie alla professoressa Laura Pinheiro, referente Erasmus della scuola di Amarante, abbiamo potuto conoscere più a fondo la cultura portoghese. Si è offerta di mostrarci la cittadina di Amarante, parlandoci anche delle leggende legate al patrono São Gonçalo e del tipico dolce di forma fallica del luogo, che dice porti prosperità e un buon matrimonio. Ci ha inoltre accompagnato e guidato ad alcune gite: martedì siamo andati a Guimarães, la città in cui è nato il Portogallo e dove risiedeva il primo re, e sabato abbiamo visitato Porto. Il venerdì abbiamo inoltre avuto l’occasione di giocare a golf in un campo attrezzato vicino ad Amarante, insieme ad alcuni studenti della scuola. Con gran tristezza, domenica siamo dovuti rientrare e, dopo un viaggio turbolento, siamo tornati a casa in serata. È stata una bellissima esperienza che consiglio a tutti, soprattutto perché ti permette di vedere altri Paesi con occhi diversi dal tipico turista.

~ Filippo Alessi

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